POST - PARTO
Il post-parto è una condizione delicata della donna che dura, olisticamente, un anno intero. Il corpo della neomamma, in continua evoluzione, ha bisogno dello stesso tempo che ha impiegato a creare il proprio bambino per ripristinare il suo nuovo equilibrio, quello che la accompagnerà da lì in avanti.
Per la neomamma, un’attenzione consapevole alle varie fasi che dovrà affrontare diventa la chiave per vivere al meglio il rapporto con se stessa, con il suo bambino e con il proprio nucleo familiare, nel periodo in cui si compie il miracolo della vita.
CORPO MENTE ENERGIA
CORPO
Con la gravidanza e con la nascita il corpo della neomamma subisce tanti cambiamenti e resta in una condizione di instabilità fino a ritrovare il suo assetto posturale dopo il 10° mese. Essere consapevole di questo, dedicare attenzione ai movimenti giusti e correggere il tiro ogni volta che assume una postura sbagliata diventa fondamentale per il suo benessere fisico.
MENTE
Non è solo il corpo a cambiare, anche la mente viaggia veloce con l’arrivo di un figlio. Il vissuto e i ricordi della neomamma si intrecciano con le nuove sensazioni e con le forti emozioni che prova per questa nuova vita. Conoscere le nuove dinamiche e acquisire un approccio mentale adeguato la aiuterà a trovare il giusto equilibrio psicologico per affrontare al meglio la sua nuova quotidianità.
ENERGIA
L’energia vitale di un essere umano è ciò che caratterizza la manifestazione della vita in tutti i suoi aspetti ed è regolata da centri energetici, i Chakra, che ne gestiscono il flusso sia in entrata che in uscita. Durante il post-parto il suo andamento è influenzato dagli ormoni e incide su umore e stanchezza percepita. Apprendere metodi e pratiche orientate a rigenerare l’energia permetterà alla mamma di raggiungere uno stato di benessere fondamentale per essere una neomamma felice.
LA TEORIA DEGLI ANIMALI
La “Teoria degli animali” è il risultato dello studio condotto da Francesca Casaltoli su se stessa e sulle neomamme che si è trovata a trattare a livello posturale, nell’ambito della sua professione di operatrice shiatsu. Osservando che sensazioni fisiche ed emozioni erano ricorrenti tra la prima e la seconda maternità, Francesca porta avanti una ricerca empirica che nel 2016 diventa un libro dopo edito da Ultra, “Un post-parto senza segreti, tutto quello che una neomamma dovrebbe sapere”.
La teoria vede ogni mese del post-parto con sue connotazioni ben precise in termini di postura, psiche ed energia, e per questo diverso dal precedente e dal successivo. Ciascuno dei 12 mesi viene associato ad un animale, di cui involontariamente la neomamma assume le caratteristiche. La “Teoria degli animali” quindi racconta alla neomamma cosa si troverà ad affrontare nei 12 mesi successivi al parto, le dà informazioni utili per gestire al meglio la sua nuova quotidianità e le fornisce gli strumenti necessari per ripristinare il suo equilibrio psicofisico ed energetico migliore.
Mese 1 – LA TARTARUGA: che lentezza!
La natura in questo mese fa assomigliare la neomamma a una tartaruga. La fa andare piano piano, per resistere ai vari dolori che il parto le ha provocato, le dona saggezza con l’istinto materno, facendole percepire improvvisamente più anni di quelli che realmente ha, per la serenità che emana malgrado sia in piena centrifuga sia a livello fisico che ormonale, e per quella bella pancia non più tonda ma grande che si porta ancora dietro.
Mese 2 – LA LUPA: che grinta!
In questo mese, la neomamma presiede la tana e controlla che tutto sia a posto per garantire al suo cucciolo l’ambiente migliore, che difende strenuamente con un’aggressività di cui non sapeva essere capace. La maternità inizia a darle molta euforia. L’allattamento e l’accudimento scandiscono il tempo: quando si fa buio il sonno la assale e nelle ore dei pasti si trasforma in un animale famelico e vorace. Gli stessi ormoni che trasformano la sua felicità in euforia sono responsabili di possibili cali di umore che potrebbero trasformarsi in vera e propria depressione post-parto.
Mese 3 – IL POLIPO: quante cose si riescono a fare?
Questo mese è dedicato al polipo. Un animale estremamente intelligente, materno e dotato di tentacoli che in questo mese la neomamma, gli invidia moltissimo. L’euforia della maternità le dà una percezione falsata della fatica, per cui pretende dal suo corpo una prestazione ad alti livelli proprio come quando era da sola, anche adesso che il piccolo sta con lei, perché lui può accompagnarla dappertutto. Bisogna fare attenzione perché non è un mollusco. Ha una colonna e dei muscoli da rispettare, e soprattutto, anche se le sembra passata un’eternità, ha partorito da poco.
Mese 4 – IL MULO: che fatica…
Tutta questa euforia e voglia di fare che emotivamente le dà la carica per gestire casa, famiglia e piccolo e probabilmente anche il rientro al lavoro, si ripercuote sul suo fisico che sembra provare un sentimento inversamente proporzionale al suo stato d’animo! Con tutta probabilità si sente un mulo. Sempre carica di spesa, di carrozzine da trasferire in macchina, di riordino e pulizie da fare a casa, e, soprattutto, sempre pronta a tenere in braccio il piccolo che in questo mese sembra aver preso 10 chili in una notte sola.
Mese 5 – LA MUCCA: quanto latte!
La neomamma si sente ancora goffa e, soprattutto, se sta allattando, la sua mente sembra essersi annebbiata tutta d’un tratto. Il suo piccolo è un tettomane incallito che non fa altro che ciucciare, per lui si sente ormai solo una mucca, e più lui ciuccia, più strati di nebbia si parcheggiano nel suo cervello, lasciandole credere di pascolare freneticamente durante l’alba in Pianura Padana. Se in gravidanza non riusciva ad andare tanto lontano con i ragionamenti, ora le è difficile anche parlare usando termini semplici tipo: “Tesoro hai visto il pelapatate in giro? ”. Be’, il pelapatate farà prima a trovarlo da sola che a ricordare come si chiama.
Mese 6 – IL CRICETO: correre dentro la gabbia
Ormai al sesto mese la neomamma ha preso dimestichezza con tutto ormai. Peccato che questo “tutto” siano sempre le stesse cose! E per lei che era abituata, magari, ad avere ritmi serrati al lavoro o un’intensa vita sociale, è duro ritrovarsi a fare per mesi e mesi sempre le stesse cose: mettere a posto, mettere a posto, mettere a posto, e l’eterna lotta con i panni da lavare, stendere, piegare o stirare e poi di nuovo lava, stendi e piega o stira, allatta, ruttino, nanna. Se nei mesi precedenti le dava molta soddisfazione, ora si sente proprio un criceto in gabbia.
Mese 7 – LA BALENA: è il momento dello svezzamento.
E’ il mese in cui la mamma si ritrova regolarmente a mangiare anche la pappa di suo figlio. Un pò perché la deve assaggiare un pò perché all’inizio non è detto che se la finisca tutta e buttarla via sarebbe davvero un peccato. E così mangia due volte senza nemmeno accorgersene. Dal momento che il piccolo richiede meno latte, ne produce di meno e di conseguenza brucia meno calorie. In un attimo i vestiti le stanno tutti stretti! Eppure le avevano detto che dopo la nascita sarebbe stato facile perdere i chili accumulati soprattutto se avesse allattato. Solo ancora un pò di pazienza, appena finirà di allattare allora sì che sarà facile sgonfiarsi.
Mese 8 – IL CAVALLO: al galoppo!
Questo è il mese in cui la neomamma non ha un attimo di tempo e deve incastrare tutto. Si trova a dover gestire contemporaneamente più situazioni che abbia iniziato a lavorare o meno. Se è a casa, è continuamente interrotta dal piccolo mentre fa qualsiasi cosa. Se ha ripreso il lavoro, per lei la vita è ancora più complicata. Molte mamme affermano che da questa fase in poi vanno volentieri al lavoro perché lì riescono a riposarsi, almeno stando sedute, occupandosi solo di quello e gestendo la loro stanchezza in solitudine, senza dover pensare al piccolo. Ma la vera gioia è poterselo godere tutto il giorno, è impegnativo ma ne vale davvero la pena.
Mese 9 – IL PANDA: che stanchezza…
Fare il cavallo senza essere allenati in un periodo della vita in cui era più normale andare al trotto che al galoppo l’ha trasformata. La neomamma è appesantita nei movimenti, che adesso le pesano sempre di più perché le sue giornate ormai hanno uno schema fisso e la vedono in piedi tutto il giorno. Assomiglia più a un simpatico orsacchiotto che a un agile destriero. Va più piano e sul suo volto sono ben visibili delle occhiaie che così nere non le ha mai avute. Nonostante lo sforzo e la stanchezza il suo umore ancora regge, la natura si prende un po’ gioco di lei catapultandola nella giungla in cui si è trasformata casa sua e facendole prendere le sembianze di un panda.
Mese 10 – L’ORSO: sognare il letargo
Sente vividamente che le avvisaglie del mese scorso sono diventate veri e propri macigni di una stanchezza cronica che la destabilizza. In questo momento desidera solo fermarsi. Il riposo è diventato la sua necessità più importante. Vorrebbe proprio andare in letargo così come fanno gli orsi. Fanno scorta di sonno per affrontare al meglio la nuova stagione. Evadono dalla vita terrena per ritornare pieni di forza e affrontare la primavera con energia. Basta fare come loro, fermarsi. Pensare a cosa si vuole. Fare un bel respiro e un bel sorriso, perché tutto è possibile.
Mese 11 – IL ROSPO: è tempo di ormoni e rughe
L’avventura della mammitudine e della genitorialità è sempre più bella e ti fa vivere l’euforia di un crescendo di emozioni a cui si sommano novità e orizzonti sempre più interessanti, divertenti e stimolanti. Tutto a un tratto la neomamma è invasa da una luce abbagliante che la illumina portando allo scoperto i segni che questo ultimo anno ha lasciato sul suo volto. Il mese scorso gli ultimi strascichi ormonali che la accompagnavano felicemente dall’inizio della gravidanza le hanno detto addio e ore se si guarda allo specchio vede qualcosa di nuovo. Appare un volto più maturo, e sicuramente segnato, che la rende una mamma e non più una ragazza.
Mese 12 – LA FARFALLA: e adesso, spicca il volo!
Sente vividamente che le avvisaglie del mese scorso sono diventate veri e propri macigni di una stanchezza cronica che la destabilizza. In questo momento desidera solo fermarsi. Il riposo è diventato la sua necessità più importante. Vorrebbe proprio andare in letargo così come fanno gli orsi. Fanno scorta di sonno per affrontare al meglio la nuova stagione. Evadono dalla vita terrena per ritornare pieni di forza e affrontare la primavera con energia. Basta fare come loro, fermarsi. Pensare a cosa si vuole. Fare un bel respiro e un bel sorriso, perché tutto è possibile.